Strage di Vallucciole

La strage di Vallucciole fu una rappresaglia, ma solo in apparenza.

Perché i soldati tedeschi della famigerata divisione «Hermann Goering» entrarono sì in azione dopo che il giorno prima erano stati uccisi due commilitoni (entrambi sottufficiali), ma la loro fu un’operazione freddamente pianificata per settimane, un rastrellamento partito in marzo dall’Appennino modenese (zona di Monchio) e poi estesosi a tutto il crinale tosco-emiliano, fino a raggiungere Vallucciole, minuscolo borgo arrampicato sul Passo dei Crocemori, nel comune di Stia, lungo la strada verso il Mugello. Era l’alba del 13 aprile 1944 e morirono in 106, prima delle grandi stragi che nella primavera-estate avrebbero fatto di Arezzo una provincia martire, quasi tutte opere della “Hermann Goering”.

Nel 2010, 67 anni dopo, quasi più di una vita, ci sono stati otto dei soldati nazisti di allora chiamati a rispondere
per quel massacro che nella giornata si estese a un pugno di borghi casentinesi, da Partina a Moscaio.

Fonte – La Nazione Arezzo